Assegno Unico 2022
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ll Consiglio dei Ministri ha dato il via libera all’assegno unico figli 2022, ovvero un sussidio economico erogato in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.
Si tratta di un benefit mensile di importo variabile che sostituisce e assorbe i vecchi aiuti alla famiglia, dal bonus bebé agli assegni familiari (da qui gli aggettivi “unico” e “universale”).
E’ riconosciuto a tutte le famiglie con almeno un figlio (a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni), indipendentemente dall’Isee, anche se la cifra è modulata in base vari criteri tra cui reddito, numero di figli, presenza di disabili, lavoro di uno o entrambi i genitori.
Potranno richiederlo tutti coloro che sono residenti in Italia da almeno due anni, compresi i cittadini extracomunitari. Per ottenerlo è necessario presentare domanda.
Come e quando fare domanda
La domanda andrà inoltrata all’Inps in via telematica, o tramite patronati, a partire dal mese di gennaio.
Il bonus parte dal mese di marzo 2022 e durerà fino a febbraio 2023. Anche chi farà domanda successivamente avrà diritto agli arretrati, a patto che la domanda sia inoltrata entro giugno. L’Inps avrà 60 giorni dalla presentazione della domanda per riconoscere l’ assegno, che poi sarà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario a partire dal mese successivo a quello della domanda. Per i percettori di Reddito di cittadinanza l’erogazione avviene con le stesse modalità di quelle del Rdc.
L’importo dell’assegno va dai 50 ai 175 euro al mese che diventano 25 e 85 per i figli tra i 18 e i 21 anni.
Sarà modulato in base a diversi parametri, in primis il reddito del nucleo famigliare calcolato con Isee.
Per i mesi di gennaio e febbraio di ogni anno si fa riferimento all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.
Con la domanda andrà presentata la dichiarazione Isee ma anche chi non la presenta riceverà comunque l’ assegno, al minimo naturalmente.
Due le soglie di reddito: il massimo dell’importo sarà ricevuto sotto i 15mila euro, sopra i 40mila si riceverà il minimo.
A partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee, mentre i nuclei con “quattro figli o più” riceveranno un’ulteriore “maggiorazione forfettaria” da 100 euro al mese.
Se entrambi i genitori lavorano e l’Isee è basso, si otterranno altri 30 euro in più.
Facendo una simulazione: un nucleo con Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con due, 610 con tre e 970 con 4 che diventano 1090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano (30 euro per 4 figli, 120 euro in più).
A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di mamma giovanissima.
I nuclei che superano i 40mila euro di Isee invece riceveranno 50 euro al mese con un figlio, 100 euro con due figli, 165 euro con tre figli, 330 euro con 4 figli. Anche in questo caso vanno aggiunti i 20 euro a figlio se la mamma ha meno di 21 anni mentre. Se entrambi i genitori lavorano, la maggiorazione non si applica.
Se il figlio è disabile l’assegno sarà senza limiti di età.
Per i minorenni si riceveranno 105 euro al mese in più “in caso di non autosufficienza”, 95 euro “in caso di disabilità grave” e 85 euro “in caso di disabilità media”. Con figli maggiorenni disabili e fino a 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più (che si sommano all’ assegno previsto tra i 18 e i 21 anni) mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’Isee che andrà da 85 a 25 euro al mese.
Luisa Auletta
Responsabile Centro Assistenza Fiscale e Patronato
Sede di Arzano
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