Effetti della Pandemia sulla salute mentale dei ragazzi
Che impatto ha avuto – e ha – sullo sviluppo psicologico infantile l’isolamento dei bambini e delle loro famiglie dovuto al lockdown?
Dall’analisi dei dati preliminari relativi alle famiglie italiane con figli minori di 18 anni a carico (3.251 questionari), pubblicati a giugno 2020, è emerso che:
• nel 65% e nel 71% dei bambini con età rispettivamente minore o maggiore di 6 anni sono insorte problematiche comportamentali e sintomi di regressione;
• nei bambini al di sotto dei 6 anni i disturbi più frequenti sono stati l’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia (inquietudine, ansia da separazione);
• nei bambini e adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni i disturbi più frequenti hanno interessato la “componente somatica” (disturbi d’ansia e somatoformi come la sensazione di mancanza d’aria) e i disturbi del sonno (difficoltà di addormentamento, difficoltà di risveglio per iniziare le lezioni per via telematica a casa)
• L’indagine ha inoltre rilevato
• una correlazione statisticamente significativa tra il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali dei bambini/ragazzi e il grado di malessere “circostanziale” dei genitori: all’aumentare di sintomi o comportamenti derivanti dalla condizione stressogena “Covid” nei genitori (disturbi d’ansia, dell’umore, disturbi del sonno, consumo di farmaci ansiolitici e ipnotici), aumentavano i disturbi comportamentali e della sfera emotiva nei bambini e negli adolescenti, indipendentemente dalla pregressa presenza di disturbi psichici nei genitori;
• un aumento di malessere psichico dei genitori legato alla “condizione Covid” significativamente più frequente e intenso nelle famiglie al cui interno erano presenti sia persone anziane sia bambini.
Il Comitato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza presso le Nazioni Unite ha invitato gli Stati a proteggere i diritti dei minori, realizzando interventi per superare disparità nei territori, acuite dall’emergenza. In un’altra informativa del 13 maggio 2020, le Nazioni Unite invitano gli Stati membri ad intervenire affinché la salute mentale della popolazione venga considerata una componente essenziale dei piani di risposta nazionale alla pandemia di COVID-19.
La scuola rappresenta un pilastro nella vita di ragazzi e bambini e ce l’hanno portata via. La scuola ci aiuta a formarci culturalmente e socialmente.
Come immaginate che sia, a lungo termine, svegliarsi e subito connettersi, senza avere contatti sociali, senza svegliarsi del tutto e sopratutto senza avere alcun tipo di stimolo.
Uno studio ci dice: andare a scuola senza prepararsi per uscire di casa, senza lo zaino e gli amici da incontrare, senza l’ansia di arrivare in ritardo o senza scuse per non andarci, priva i bambini di un’esperienza fondamentale, ovvero l’informazione sensoriale ed emotiva che deriva dalla routine delle lezioni, delle difficoltà e delle gioie della scuola, e che favorisce lo sviluppo sociale ed emotivo del bambino.
C’È UNA SOLUZIONE?
Si, essere più responsabili. Sopratutto gli adulti che dovrebbero dare esempio a noi bambini e ragazzi.
Se vogliamo uscire da questa situazione al più presto dobbiamo rispettare le regole e non darne poca importanza. Solo così ne usciremo vincitori.
Di Aurora Vitagliano